Da: "Ufficio Stampa_Monte Argentario" A: Oggetto: PREMIO ARGENTARIO NARRATIVA DONNA Data: mercoledì 6 agosto 2003 9.22 COMUNE DI MONTE ARGENTARIO C O M U N I C A T O S T A M P A Premio Argentario Narrativa Donna Sandra Petrignani con "La scrittrice abita qui " Ed Neri Pozza, Francesca Mazzucato con "Diario di una blogger" Ed. Marsilio, Melissa P. con "Cento colpi di spazzola prima di dormire" Ed. Fazi sono i finalisti del Premio Argentario Narrativa Donna. La serata di premiazione si terrà Venerdì 8 AGOSTO con inizio alle ore 19,00 a PORTO S. STEFANO presso la FORTEZZA SPAGNOLA. Il premio, costituito da una preziosa realizzazione orafa legata al tema del mare, sarà consegnato dal Sindaco di Monte Argentario, Avv. Marco Visconti, affiancato dagli altri membri della giuria che designerà il vincitore. Ne fanno parte oltre al Sindaco, all'assessore alla cultura Luigi Fanciulli ed al Comandante della Polizia Municipale Loredana Busonero, esponenti del giornalismo nazionale come : Enrico Basile, Enrico Colavita, Mario Guidotti, Massimo Sandrelli, ed esponenti della cultura : Renato Befi, Francesca Dini, Alfonsina Roccatani. Il Premio Argentario Narrativa Donna si svolge nell'ambito della manifestazione "Dalla Maremma all'Argentario. Uno scrittore , un'estate" organizzato dalla Fondazione Epokè e che ha visto alternarsi sulle piazze di Porto S.Stefano e Capalbio scrittori, studiosi e giornalisti. Brevi schede sui finalisti : Sandra Petrignani- "La scrittrice abita qui " Ed Neri Pozza Un po' pellegrinaggio e un po' seduta spiritica, questo libro porta dalla Sardegna di Grazia Deledda all'America di Marguerite Yourcenar, dalla Francia di Colette all'Oriente di Alexandra David-Néel, dall'Africa alla Danimarca di Karen Blixen, all'Inghilterra di Virginia Woolf. Un lunghissimo viaggio in case-museo che, attraverso mobili e suppellettili, stanze e giardini raccontano la storia sentimentale delle più significative scrittrici del Novecento. Da Parigi alla Provenza, dal Kenya al Maine, da Copenhagen al Tibet, Sandra Petrignani le cerca nei loro oggetti, interroga i loro diari, la poltrona in cui si sedevano, il portafortuna da cui non si separavano, ma anche (in alcuni casi) le persone che ancora conservano un ricordo vivo di loro. Così il viaggio, concretissimo, diventa favoloso, un giro del mondo dove a ogni tappa è come se le protagoniste in persona aprissero la porta e svelassero sottovoce i segreti della vita coniugale e di passioni travolgenti, i nodi edipici e le fragilità che le hanno rese grandi scrittrici, ma anche donne tremendamente vulnerabili. E alle loro vicende s'intrecciano quelle dei loro uomini e delle loro amiche, in un caleidoscopio di presenze, da Vanessa Bell a Katherine Mansfield a Natalie Clifford Barney (l'"Amazzone") a Vita Sackville-West, che hanno contribuito a fare del Novecento un secolo leggendario.Le mele nel tinello della Yourcenar e il suo cane ancora vivo, il tempio tibetano ricreato a Digne dalla David-Néel o la stanza chiusa che fu sua nel monastero del Sikkim dove si ritirò in meditazione, la Barbagia della Deledda con le fate e i folletti che influenzarono la sua fantasia, il grammofono della Blixen portato con sé dalla sua Africa in ricordo dell'uomo che aveva amato e perduto per sempre.Sandra Petrignani ascolta "la voce delle cose" e la traduce nelle affascinanti storie di questo libro. Melissa P. - "Cento colpi di spazzola prima di andare a dormire" è un esordio sconvolgente sia per i temi sia per la capacità narrativa e stilistica. L'opera prima di una ragazza diciassettenne che vive a Catania, dove frequenta il liceo, che sotto forma di diario racconta le sue precoci esperienze erotiche. Catania, Sicilia, sedici anni. Un diario, la scoperta di un mondo nuovo e diverso: il proprio corpo di adolescente, un viaggio, una ricerca. Il desiderio di afferrare quel sentimento che è l'amore, imprendibile, inafferrabile. L'illusione di trovarlo in molti letti, in molti corpi .Per Melissa tutto comincia con la sua prima volta: lì capisce (o si illude di capire) che gli uomini non desiderano gustare l'essenza, non sono in grado di amare prescindendo dal corpo. Per questo lo concede a chiunque lo chieda, per questo si dà speranzosa che qualcuno, guardandola negli occhi, si accorga della sua sete d'amore. Come in una favola, ricca di personaggi mostruosi e ambigui, alla fine la protagonista incontrerà ciò che ha sempre cercato invano. Francesca Mazzucato con "Diario di una blogger" Ed. Marsilio. Racconta una storia d'amore. Una storia piccola, troncata, soffiata via, perché a volte basta poco e tutto si disfa, un niente e la vita ti dimentica e scioglie quel sogno che ti ha fatto appena vedere, fa scomparire, come un illusionista crudele, quella felicità che ti ha fatto solo provare e che, già sai, rimpiangerai per sempre. Infatti questo amore rimane vivo, doloroso e pulsante nella carne della protagonista, in tutti i suoi pensieri, nei gesti e nei ricordi. Rimane vivo negli odori e nelle punte dei polpastrelli che hanno accarezzato, toccato, preteso. Questo libro racconta anche dei blog. In crescita progressiva, il fenomeno arriva dagli Stati Uniti e si sta trasformando in una vera mania. Diari di bordo, pagine personali che si possono aggiornare in un istante. Un nuovo modo per comunicare, fatto di informazioni piene di immagini, citazioni e rimandi, forse un nuovo genere letterario con un linguaggio tutto da inventare. Diario, rassegna stampa, pubblico e privato mischiati e costantemente ridefiniti. La protagonista si rivolge ai blog per ritrovare quell'amore troncato. Qualcuno amato in una primavera parigina. Qualcuno che, per primo, usò quella parola: blog. E' un desiderio preciso quello che la spinge al mondo dei weblog, creandone uno, il Nonsense, un desiderio che la porta a incrociare la sua strada, le sue riflessioni e la sua navigazione a quelle di migliaia di altri nella speranza di un indizio. Francesca Mazzucato vive fra Bologna e la Liguria. Ha pubblicato, tra gli altri, per Marsilio Relazioni scandalosamente pure (1998), Amore a Marsiglia (1999), Web Cam (2002). Collabora col mensile "Happyweb". Porto S.Stefano, 5 agosto 2003